Sono sinceramente basito per il silenzio del sindaco democratico Achille Variati nonché del Pd vicentino dopo che BpVi ha ufficialmente definito il valore di recesso delle azioni a 6,30 euro. Al di là delle vicende bancarie e giudiziarie mi sarei aspettato un minimo di solidarietà nei confronti di tutti quei piccoli risparmiatori del capoluogo berico che nel giro di un anno o poco più hanno visto perdere di dieci volte il valore dei loro averi sotto forma di azione. Questa è una emergenza sociale. Sarebbe bastata, almeno per iniziare, una parola di sostegno, la dichiarazione di disponibilità di un consiglio comunale straordinario. Tuttavia il sito del comune tace. Nulla, nemmeno una parola, magari ipocrita, di vicinanza umana. Variati e il Pd vicentino, forgiato a sua immagine e somiglianza, non hanno posto per gli ultimi. Per lor signori anche il minimo sindacale è di troppo. Vergognatevi, se non avete già gettato nel sifone dei gabinetti di palazzo Trissino quel minimo di coscienza che vi rimane.
La commissione parlamentare antimafia ha reso pubblica la lista dei cosiddetti impresentabili , cioè dei candidati sui quali pendono giudizi o addirittura condanne anche se non ancora definitive. Sono 17 in tutto: 12 del centro-destra e 5 del centro sinistra. Tra questi spicca il candidato governatore della Campania, il sindaco (anzi ex ) di Salerno, De Luca. Non intendo soffermarmi sull'aspetto legale o etico ma, a poche ore dal voto, vorrei sottolineare che De Luca è stato votato legittimamente e democraticamente sindaco di Salerno e poi sempre dagli elettori campani candidato governatore del Pd . Anche ammettendo che non tutto sia stato fatto alla luce del sole, non si può non affermare che De Luca non abbia ottenuto un largo consenso popolare da parte dei cittadini campani. A questo punto mi chiedo: se De Luca è impresentabile cosa sono i suoi elettori che pure, credo, siano a conoscenza dei gravi reati a suo carico? De Luca è rientrato nella lista non per l’ultima
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