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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Zaia (e la Lega) non sei intellettualmente onesto

Dopo la partita Spv mi appare chiaro che Zaia e con lui la Lega Nord siano quantomeno intellettualmente non onesti con noi veneti da due punti di vista. Quando si ergono a paladini del territorio e si applicano da soli una patente di diversità abbiamo capito bene che non dicono la verità. Che diversità da Roma ladrona ha un governatore e il suo partito che tassano il popolo veneto per costruire una superstrada inutile dannosa e nociva per il territorio? Lo sanno benissimo che i flussi finanziari per farla stare in piedi NON ci sono né oggi né domani. EPPURE NONOSTANTE TUTTE LE EVIDENZE continuano a difendere un progetto fallimentare pur di portare avanti gli interessi non certo del popolo veneto. Anzi. Per questo io dico che sono intellettualmente non onesti quando parlano di difesa del territorio veneto. Zaia non è corretto neppure quando difende le scelte della sua giunta su sanità e grandi opere. Lui era vicegovernatore con Galan e ne rappresenta la continuità politicamente parlan

Chiarimento in merito al ricorso europeo proposto dal M5s su Vb e Bpvi

In merito al ricorso proposto in sede europea dal m5s specifico quanto segue (questa nota riprende un passaggio  dell'articolo di Alessio Mannino apparso oggi su Vvox "La tragica scelta del risparmiatore veneto")  Cito testualmente dall'articolo in questione: "Il ricorso alla Corte dei diritti europea promosso dal M5S con parte degli stipendi dei suoi consiglieri regionali, sempre che sia ritenuto ammissibile, se passerà produrrà una sanzione pecunaria all’Italia, e potrà servire in sede processuale a chi ha fatto causa come principio di tutela della proprietà privata. Niente di più."  Non produrrà cioè alcun automatico rimborso o risarcimento. Ho ritenuto doveroso riportare questa semplice spiegazione per evitare anche da questo punto di vista di creare ulteriori illusioni.

Cari soci non fatevi prendere da rabbia e illusioni

Sento la necessità di fare alcune importanti precisazioni in un momento assai delicato per le due ex popolari venete a pochi giorni dalla conclusione della offerta transattiva. Vorrei anche chiarire quanto accaduto nell'incontro del 9 marzo a Treviso dove io e Arman abbiamo avuto uno scontro verbale causato da una profonda divergenza in merito alla transazione in corso. La associazione di cui sono vicepresidente è nata con lo scopo di dare una informazione seria, neutrale e professionale ai soci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Non è nostro interesse vendere tessere, nè spingere i soci a sottoscrivere mandati per studi legali con lo scopo di iniziare cause. Io non sono un avvocato e non ho interessi diretti nella partita se non il fatto che la mia famiglia ha quote di Veneto Banca acquistate nel tempo. Il nostro unico scopo è quello di fornire gli strumenti per decidere e districarsi in una situazione oggettivamente difficile per risparmiatori in grandissima pa

E se fallissero che accadrebbe?

Ma che accadrebbe se davvero VB e BPVicenza fallissero facendo scattare il famigerato bail-in? Innanzitutto le azioni che già valgono zero, ma magari in futuro potrebbero valere qualcosa, non varrebbero per sempre più nulla. Poi le obbligazioni diventerebbero carta straccia almeno le subordinate. Si tratta comunque di danni relativi. Le subordinate delle due banche assommano infatti a 1,2 miliardi. Poi perderebbero subito il posto 11.000 persone. Anche questo sarebbe un danno ma ancora relativo (soprattutto per i soci azzerati incazzati con i dipendenti delle due banche). Il vero danno riguarda gli i prestiti e i finanziamenti soprattutto per le imprese che non esisterebbero più fallendo le due banche. Un problema per quelle imprese che utilizzano fidi e finanziamenti di cassa o di altro tipo per la gestione ordinario delle loro attività. Con il fallimento delle due banche dovrebbero trovare in tempi rapidi altre banche disposte a finanziarli. Infine le conseguenze sarebbero

Diffida a Zaia e alla Regione Veneto sulla Superstrada pedemontana veneta

Allego la lettera che ho inviato oggi via fax e mail al segretario generale della programmazione del Veneto Ilaria Bramezza Bassano del Grappa, 10 marzo 2017 Spett. Regione Veneto alla attenzione del segretario generale della programmazione Ilaria Bramezza fax: 041-2792871 con preghiera di informare immediatamente e senza indugio - il presidente della giunta regionale Luca Zaia - il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti - tutti i consiglieri regionali OGGETTO: diffida Si apprende da fonti aperte nonché dalla delibera di giunta della Regione Veneto numero 4 del 14 febbraio 2017 che è intenzione di codesta amministrazione portare in consiglio regionale una modifica al bilancio tesa a rendere possibile il finanziamento della Pedemontana veneta con lo strumento contabile della addizionale Irpef. Si precisa che tale eventuale condotta, contraria alle leggi vigenti, in primis al dettato costituzionale, oltre a costituire de facto, ove approva

La paura (infondata) del bail in di VB e BPVi

In questi giorni certa stampa economica e non sta agitando con forza lo spauracchio del bail in per le due ex popolari. Ipotesi totalmente peregrina ed infondata evocata con l'unico scopo di fare pressione per fare firmare la transazione ai vecchi soci. Il bail in non accadrà per alcune semplici ragioni: 1) il sistema bancario ha già iniettato nelle due banche 3,5 miliardi che se queste fallissero andrebbero in fumo. Se avessero voluto farle fallire lo avrebbero fatto ben prima di adesso ad esempio in occasione dell'aumento di capitale dell'anno scorso. Invece si sono inventati un bail in mascherato con la creazione del fondo Atlante; 2) se volessero farle fallire lo stato non avrebbe attivato la garanzia statale sugli ultimi bond emessi dalle banche per avere un interesse basso sulle emissioni stesse. In caso di bail in queste emissioni sarebbero a rischio; 3) lo Stato non avrebbe messo in campo 20 miliardi di euro di aumento del debito pubblico per gli au

Chiarimento in merito alla tassazione del rimborso ai soci

Su nostra specifica richiesta BPVicenza risponde in merito alla tassazione del rimborso ai soci: L’indennizzo corrisposto a persone fisiche (che detengono le azioni al di fuori di un’attività di impresa), a società semplici o ad enti non profit (ad esempio fondazioni, enti religiosi, associazioni senza fini di lucro, ONLUS) non costituisce un reddito soggetto a tassazione, ma sarà imputato a riduzione del valore di carico delle azioni BPVi. Pertanto, l’indennizzo avrà l’effetto di diminuire il valore fiscalmente riconosciuto delle azioni BPVi da assumere quale riferimento per il calcolo delle eventuali minusvalenze o plusvalenze che potranno essere successivamente realizzate dall’Azionista in sede di cessione delle azioni. Solo nell’ipotesi in cui l’ammontare complessivo dell’indennizzo fosse superiore al costo fiscalmente riconosciuto di tutte le azioni BPVi possedute dall’Azionista, l’eccedenza costituirebbe un capital gain , soggetto ordinariamente a tassazio

Sui casi sociali le Popolari stanno facendo solo marketing

Attendiamo, dopo settimane di benevola e paziente attesa, notizie circa le modalità di assegnazione delle risorse assegnate ai casi sociali. Si tratterebbe di 60 milioni : 30 milioni per Veneto Banca e 30 milioni per BPVicenza. A sentire i vertici delle banche sarebbe stato organizzato a breve un incontro con le associazioni dei consumatori e dei soci per definire i criteri e procedere alla segnalazione dei casi. Dopo il nostro incontro con BpVicenza avvenuto il 10 febbraio non abbiamo avuto più alcuna notizia. Chiediamo urgentemente un chiarimento in merito dato che le due offerte di transazione si chiudono il 15 marzo (VB) e il 22 marzo (BpVicenza). Non vorremmo che le due banche spingessero tutti a firmare la transazione al 15% per evitare in questo modo di pagare di piu' ai casi definiti sociali. Sarebbe una beffa nella beffa che non tolleriamo, come non accettiamo questo pessimo marketing sulla pelle delle persone in difficoltà. Ci sembra che questo piu' che

Avviso ai soci Veneto Banca e BPVicenza: lo stato NON vi salverà

Sento in giro strampalati discorsi del tipo: se entra lo Stato nel capitale di Veneto Banca e BPVicenza il ristoro ai soci azzerati sarà maggiore del 15%. Nulla di più falso. Anzi esattamente il contrario: se lo Stato entrerà, come è altamente probabile nel capitale, per una quota non inferiore al 70-80% i vecchi soci non riceveranno un bel nulla. Questo perchè lo stato non può con capitale proprio, pubblico, dare ristoro alle perdite degli azionisti di una banca privata. Violerebbe le regole europee e si configurerebbe come un aiuto di stato. Il fondo Atlante può farlo perchè si tratta di denaro messo dal sistema bancario. Attenzione quindi a non fare confusione. La attuale proposta è chiara nella sua nettezza: prendere il 15% o lasciare e fare eventualmente causa alle banche. Altre strade non ce ne sono. Come pure un eventuale maggiore ristoro è da escludersi, salvo la possibilità che vengano conferite a titolo gratuito ai vecchi soci  delle notes junior, le piu' ri

E' esente da tassazione il rimborso ai soci Veneto banca e BPVicenza?

Una domanda che mi viene spesso posta è se il rimborso ai soci sia esente da tassazione. Abbiamo chiesto ad alcuni commercialisti e secondo loro, trattandosi di rimborso una tantum a titolo di risarcimento, non configurandosi come dividendo straordinario non dovrebbe essere soggetto a tassazione alcuna. In ogni caso per maggiore sicurezza i nostri legali chiederanno un parere direttamente alla agenzia delle entrate direzione del Veneto. Presenteremo anche analoga richiesta alla direzione di Banca Popolare di Vicenza che ha affermato a gennaio che il rimborso è esente da tassazione.

9 marzo "Prendere o lasciare?"si conclude a Treviso

Vi invito tutti alla serata conclusiva a Treviso il 9 marzo del ciclo dedicato alla analisi della offerta transattiva per i soci VB e BPVI. Vi ricordo che la offerta si conclude il 15 marzo per VB e il 22 per BPVI.