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Visualizzazione dei post da 2017

Anno nuovo, vita davvero nuova

Si conclude il 2017 e si inizia un nuovo anno. Per me il nuovo anno significherà questa volta davvero una vita nuova, un nuovo paese, una nuova attività. Cambio e volto pagina dopo 8 anni qui. Se faccio un bilancio di questi anni in Italia non posso che essere deluso. Ho provato a fare attività, a scuotere le coscienze. Non è servito a granchè.  La società è sempre più apatica, vecchia, disillusa, stanca. Aggiungo anche che i vari gruppi, associazioni, comitati che ho frequentato a vario titolo e che si occupano di ambiente, banche, politica etc mi hanno profondamente deluso. Forse ancora di più della società civile, zeppi di persone che rincorrono i propri piccoli interessi di bottega, i propri personalismi, le proprie parrocchiette. Tutta gente incapace di guardare oltre il proprio naso, gente invidiosa, astiosa. Questo paese da qualsiasi parte lo si guardi non ha soluzione. Ho perso tempo con la sciocca idea di cambiarlo quando a tanti italiani non importa nulla cambiarlo n

Associazioni soci popolari venete: una unione impossibile

La vicenda delle popolari venete rimarrà viva ancora per un bel pò nelle nostre memorie di soci azzerati ma ormai a livello politico, con la approvazione del fondo per i soci vittime di reati finanziari ,si può considerare un capitolo chiuso. Certo in campagna elettorale ci saranno ancora degli eco, delle proteste ma oramai la battaglia si sposta dall'ambito politico a quello giudiziario. Il tempo dirà se qualcuno porterà a casa delle sentenze favorevoli e soprattutto se qualcuno otterrà dei rimborsi. Non vorrei che più di qualcuno si pentisse di aver ascoltato quelli che dicevano che bisognava rifiutare il 15% della opt perchè dovevano restituire tutto(sigh!). Vorrei soffermarmi sull'esteso e per nulla uniforme arcipelago delle varie associazioni e gruppi che rappresentano i soci azzerati e che non sono mai riusciti ad essere un corpo unico, rappresentando troppe voci, spesso dissonanti tra loro. Si va dalle associazioni nazionali dei consumatori a associazioni loca

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CONVOCHI RENZI E DRAGHI ( E SORATO)

Le informazioni che ci arrivano dalle audizioni della commissione di inchiesta sulle banche confermano la idea che i controlli nel caso di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza non abbiano funzionato affatto. Non solo quelli della Banca d'Italia e della Consob ma anche ad altri livelli. Oltre a questo appaiono evidenti responsabilità anche sul fronte politico che ha accelerato drasticamente la trasformazione delle popolari in spa nel 2015 aggravando ulteriormente la situazione già difficile delle due banche venete. A questo punto è necessario e lo chiediamo formalmente al presidente della commissione sen. Casini, che siano auditi l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, in quanto sotto il suo governo venne emanata in fretta e furia la legge che obbligò entro il 31.12.2016 le banche popolari a trasformarsi in spa e l'attuale presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.  Ricordo che la banca centrale europea aveva sottoposto le due popolari venete ai quali

Intelligente quindi invisible

Ho terminato le mie ferie estive e mi accingo a partire a breve per il Cile dove penso di stabilirmi con famiglia e aprire una attività. La decisione di andarmene dall'Italia meditata da 3 anni almeno (dopo essere tornato qui nel 2010 e aver vissuto già a lungo all'estero) risiede in due ragioni: la scarsità di opportunità lavorative e non e la situazione per me ormai insopportabile di un paese vecchio, in declino da 20 anni ormai, alla deriva e senza alcuna concreta prospettiva. Mi fan ridere le baggianate di questi giorni sulla crescita dell' 1,3 forse 1,4% forse addirittura 1,5%! La cosa peggiore è vedere una società statica, apatica che si lamenta continuamente ma che si crogiola nei suoi cronici difetti e che premia sempre i soliti leccapiedi, furbetti, ignoranti. Se in Italia sei uno con la testa, competente e che cerca di smuovere le coscienze occupandoti di bene pubblico sei invisibile. Se vuoi essere visibile deve appartenere a due categorie: 1) esse

Goodbye Italy

Resterà qualcosa per i vecchi soci di Veneto Banca e BPVicenza?

La ingloriosa fine delle due Popolari nostrane significa la perdita e l'azzeramento totale del valore delle azioni, peraltro già quasi azzerate valendo alla fine solo 0,10 euro. Ora i commissari dovranno vendere gli assets rimasti e pagare i debiti. Resterà qualcosa per i vecchi soci?  Ricordo che i vecchi soci sono creditori chirografari e quindi di ultimo grado o non privilegiati Prima vanno pagati tutti gli altri e solo se resta qualcosa verranno liquidati i chirografari. Leggendo la relazione ministeriale al d.l. 99 del 25 giugno poi trasformato in legge il 27 luglio scorso che ha decretato la liquidazione coatta amministrativa di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza si evince che gli attivi sarebbero pari a 11,6 miliardi di cui 9,9 realizzati attraverso la gestione degli npl (non performing loans crediti in sofferenza ) ceduti a SGA spa. La relazione prevede che i crediti in sofferenza, in base alla valutazione della Banca d'Italia, vengano incassati al

Espatriare? Serve un progetto e tanta pazienza

Tante persone che incontro mi confessano di voler abbandonare l'(ex) Belpaese. Tutti sono stanchi, oppressi dalla burocrazia, privi di una idea e della percezione di futuro, incastrati in un paese che pare loro vecchio e immobile. Tutto vero. Ma poi noto che quando si inizia ad approfondire chiedendo loro che vorrebbero fare all'estero, come intendano muoversi le idee diventano poche e confuse. Chiariamo subito che andare all'estero non è affatto semplice e richiede pianificazione, pazienza e soprattutto spalle coperte. Dipende poi cosa si va a fare, se si va da soli o con famiglia e dove si intende andare. Sorvolando per ora sul dove (mi riprometto però di tornare sul punto pubblicando nelle prossime settimane schede sui paesi che ritengo più interessanti per gli expats), credo importante sottolineare che prima di partire bisogna chiedersi cosa si vuole andare a fare all'estero e soprattutto che obiettivo si intende perseguire. Il Fatto Quotidiano pubblica o

Cambio pelle

Dopo un mese di pausa e dopo attenta riflessione riprendo a scrivere in questo blog. Come detto a suo tempo non mi occuperò più di politica o di temi sociali, se non sporadicamente e su altri canali ma non qui. Quella stagione è ormai alle mie spalle e non tornerà. Mi sono occupato di cosa pubblica, sono stato attivista, candidato al Senato, fondatore di associazioni su temi del territorio e di tutela dei soci delle ex popolari. Tutto bello ma tutto ahimè inutile anche perchè il popolo italiano è questo e ama in fondo i politici che ha e la piccolezza e modestia della nostra cara Italia. Cambio pelle. Questo blog che in un primo momento meditavo addirittura di chiudere diventerà uno spazio informativo per chi intende andare a vivere all'estero, espatriare appunto, o semplicemente recarsi per piacere, per conoscere nuove realtà. Intendo anche dare indicazioni concrete per chi cerca lavoro all'estero o voglia investire o creare attività fuori confine. Un tema di estrema attual

Passo e... chiudo

Il prossimo 11 maggio sarà per me una data importante. Sarà la ultima mia partecipazione ad un incontro pubblico. Come anticipato svolto pagina e cambio vita, paese. Senza rimpianti inizia una nuova tappa. Sono stati comunque anni intensi anche se difficili; alla fine resta un senso di amarezza nel vedere una società apatica e culturalmente infima che si sta sbriciolando e impoverendo, dove trovano spazio la fedeltà ai capi, gli opportunismi, la rincorsa all'apparire e il servilismo invece della competenza e del merito. Un giorno forse reagiranno e si sveglieranno chissà. Questo blog chiude. Magari un giorno mi verrà voglia e tornerò a scrivere. Magari anche un libro. Un abbraccio a tutti. Francesco

Ho la coscienza a posto

Ho la coscienza assolutamente a posto. Da cittadino ed attivista in tutti questi anni mi sono impegnato e battuto al massimo per provare a cambiare questo paese. Tornato qui alla fine del 2009 dopo oltre 10 anni tra Spagna, Polonia, Bulgaria mi sono appassionato alla idea di partecipare, attraverso il mio coinvolgimento nel m5s, al cambiamento di questo paese. Mi sono sbagliato e di molto. Questa la amara conclusione di quasi 7 anni di attivismo ed impegni civico. E' ora di intraprendere un nuovo cammino in un nuovo paese. Qui le speranze sono finite, questo paese è irreformabile o meglio era riformabile forse 20 anni fa ma allora nessuno ha voluto fare i necessari cambiamenti. Oggi la società civile ha perso la spinta e sinceramente non ho più voglia di buttare energie per cambiare della gente a cui non interessa nulla tutto questo. Al massimo gli interessa sopravvivere e vegetare. Una prospettiva per me inaccettabile. Ho dato tantissimo e le esperienze che ho fatto son

La pelle di Renzi e la pseudodemocrazia digitale di Grillo

Si sono celebrate ieri le primarie del pd . Come era ampiamente prevedibile Renzi ha stra-vinto. Hanno votato 2 milioni circa di persone. Sono un milione in meno rispetto al 2013 che fa un bel -33% di votanti. Nelle zone rosse si registra un bel -50% segno che Renzi nelle roccaforti tradizionali del pd non convince.  Chi lo ha votato? Non era necessario essere iscritti al Pd per votare; possiamo facilmente dedurre che lo hanno votato tanti elettori di destra magari legati a Forza Italia. Considerando poi che lo hanno votato in pochi under 50, possiamo trarre la conclusione che chi ha legittimato Renzi non è giovane, non appartiene al Pd tradizionale e non viene dalle zone dove questo partito è stato tradizionalmente forte. Si tratta insomma di un voto che ha cambiato profondamente la pelle del Pd, certificandone, se qualcuno avesse avuto ancora dei dubbi, che questo partito non è piu' quello che era . E' ormai un partito di centro-destra, una sorta di balena bianca

Come recuperare i soldi persi?

Nasce Associazione Soci banche popolari

Nasce la associazione soci banche popolari: nei prossimi giorni vi comunicheremo i nomi del nuovo direttivo, il nostro programma e tutte le informazioni necessarie. Annuncio anche che organizzeremo due incontri per informare di questa ed altre novità il giorno 5 maggio a Schio e il giorno 8 maggio a Bassano. Gli incontri sono riservati agli iscritti alla associazione soci banche popolari venete che verrà sciolta da fine aprile per dare vita a questa nuova associazione che avrà un respiro più nazionale.

TASSATI E ASFALTATI : 26 APRILE BASSANO

Vi attendo numerosi a questa serata durante la quale faremo il punto della situazione in merito alla Superstrada Pedemontana Veneta.

La azione di responsabilità serva anche per risarcire i vecchi soci delle ex popolari

COMUNICATO STAMPA La associazione soci banche popolari venete accoglie con soddisfazione l'avvio della azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della Banca Popolare di Vicenza e la relativa richiesta di danni per un importo di 2 miliardi. Allo stesso tempo chiede di procedere con la stessa sollecitudine con gli ex vertici di Veneto Banca.  Da indiscrezioni di stampa pare che nel caso dell'istituto trevigiano la richiesta di danni sia di soli 400 milioni. Ci chiediamo da quali ragioni sia giustificata tale differenza nella richiesta economica e ci auguriamo l'avvio al più presto del relativo procedimento. Chiediamo infine che una parte di quanto ricavato dalla azione di responsabilità venga destinato ai vecchi soci per ristorarli del danno derivante dall'azzeramento delle azioni. Enzo Guidotto presidente Francesco Celotto vicepresidente Associazione soci banche popolari venete

Un fashion movement

Il congresso di oggi di Ivrea del m5s dimostra anche nei fatti la chiara svolta del movimento. Da forza di piazza e di protesta a forza che cerca di accreditarsi come forza di governo. Una forza che cerca di dare di sè una immagine seria, pacata, preparata. Una forza che cerca di includere parti di peso della società a discapito dei meetup e della base, ridotta a puro contorno privo di peso e di significato. Una forza che va nei salotti, punta alla tv , disinteressandosi del  radicamento territoriale e dei progetti locali. Prova ne sia il fatto che in Veneto alle prossime elezioni comunali si presenteranno il 20% o meno di liste nei comuni. Un movimento ormai partito dove contano poche persone, dove è presente un apparato di gestione e dove contano solo o quasi le poltrone e l'apparire. I "leaders" ben riflettono questa ricerca di consenso solo per spot e la ricerca dei salotti buoni per accreditarsi. Il vero m5s quello delle origini, a cui mi glorio di aver appartenuto,

Zaia (e la Lega) non sei intellettualmente onesto

Dopo la partita Spv mi appare chiaro che Zaia e con lui la Lega Nord siano quantomeno intellettualmente non onesti con noi veneti da due punti di vista. Quando si ergono a paladini del territorio e si applicano da soli una patente di diversità abbiamo capito bene che non dicono la verità. Che diversità da Roma ladrona ha un governatore e il suo partito che tassano il popolo veneto per costruire una superstrada inutile dannosa e nociva per il territorio? Lo sanno benissimo che i flussi finanziari per farla stare in piedi NON ci sono né oggi né domani. EPPURE NONOSTANTE TUTTE LE EVIDENZE continuano a difendere un progetto fallimentare pur di portare avanti gli interessi non certo del popolo veneto. Anzi. Per questo io dico che sono intellettualmente non onesti quando parlano di difesa del territorio veneto. Zaia non è corretto neppure quando difende le scelte della sua giunta su sanità e grandi opere. Lui era vicegovernatore con Galan e ne rappresenta la continuità politicamente parlan

Chiarimento in merito al ricorso europeo proposto dal M5s su Vb e Bpvi

In merito al ricorso proposto in sede europea dal m5s specifico quanto segue (questa nota riprende un passaggio  dell'articolo di Alessio Mannino apparso oggi su Vvox "La tragica scelta del risparmiatore veneto")  Cito testualmente dall'articolo in questione: "Il ricorso alla Corte dei diritti europea promosso dal M5S con parte degli stipendi dei suoi consiglieri regionali, sempre che sia ritenuto ammissibile, se passerà produrrà una sanzione pecunaria all’Italia, e potrà servire in sede processuale a chi ha fatto causa come principio di tutela della proprietà privata. Niente di più."  Non produrrà cioè alcun automatico rimborso o risarcimento. Ho ritenuto doveroso riportare questa semplice spiegazione per evitare anche da questo punto di vista di creare ulteriori illusioni.

Cari soci non fatevi prendere da rabbia e illusioni

Sento la necessità di fare alcune importanti precisazioni in un momento assai delicato per le due ex popolari venete a pochi giorni dalla conclusione della offerta transattiva. Vorrei anche chiarire quanto accaduto nell'incontro del 9 marzo a Treviso dove io e Arman abbiamo avuto uno scontro verbale causato da una profonda divergenza in merito alla transazione in corso. La associazione di cui sono vicepresidente è nata con lo scopo di dare una informazione seria, neutrale e professionale ai soci di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Non è nostro interesse vendere tessere, nè spingere i soci a sottoscrivere mandati per studi legali con lo scopo di iniziare cause. Io non sono un avvocato e non ho interessi diretti nella partita se non il fatto che la mia famiglia ha quote di Veneto Banca acquistate nel tempo. Il nostro unico scopo è quello di fornire gli strumenti per decidere e districarsi in una situazione oggettivamente difficile per risparmiatori in grandissima pa

E se fallissero che accadrebbe?

Ma che accadrebbe se davvero VB e BPVicenza fallissero facendo scattare il famigerato bail-in? Innanzitutto le azioni che già valgono zero, ma magari in futuro potrebbero valere qualcosa, non varrebbero per sempre più nulla. Poi le obbligazioni diventerebbero carta straccia almeno le subordinate. Si tratta comunque di danni relativi. Le subordinate delle due banche assommano infatti a 1,2 miliardi. Poi perderebbero subito il posto 11.000 persone. Anche questo sarebbe un danno ma ancora relativo (soprattutto per i soci azzerati incazzati con i dipendenti delle due banche). Il vero danno riguarda gli i prestiti e i finanziamenti soprattutto per le imprese che non esisterebbero più fallendo le due banche. Un problema per quelle imprese che utilizzano fidi e finanziamenti di cassa o di altro tipo per la gestione ordinario delle loro attività. Con il fallimento delle due banche dovrebbero trovare in tempi rapidi altre banche disposte a finanziarli. Infine le conseguenze sarebbero

Diffida a Zaia e alla Regione Veneto sulla Superstrada pedemontana veneta

Allego la lettera che ho inviato oggi via fax e mail al segretario generale della programmazione del Veneto Ilaria Bramezza Bassano del Grappa, 10 marzo 2017 Spett. Regione Veneto alla attenzione del segretario generale della programmazione Ilaria Bramezza fax: 041-2792871 con preghiera di informare immediatamente e senza indugio - il presidente della giunta regionale Luca Zaia - il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti - tutti i consiglieri regionali OGGETTO: diffida Si apprende da fonti aperte nonché dalla delibera di giunta della Regione Veneto numero 4 del 14 febbraio 2017 che è intenzione di codesta amministrazione portare in consiglio regionale una modifica al bilancio tesa a rendere possibile il finanziamento della Pedemontana veneta con lo strumento contabile della addizionale Irpef. Si precisa che tale eventuale condotta, contraria alle leggi vigenti, in primis al dettato costituzionale, oltre a costituire de facto, ove approva

La paura (infondata) del bail in di VB e BPVi

In questi giorni certa stampa economica e non sta agitando con forza lo spauracchio del bail in per le due ex popolari. Ipotesi totalmente peregrina ed infondata evocata con l'unico scopo di fare pressione per fare firmare la transazione ai vecchi soci. Il bail in non accadrà per alcune semplici ragioni: 1) il sistema bancario ha già iniettato nelle due banche 3,5 miliardi che se queste fallissero andrebbero in fumo. Se avessero voluto farle fallire lo avrebbero fatto ben prima di adesso ad esempio in occasione dell'aumento di capitale dell'anno scorso. Invece si sono inventati un bail in mascherato con la creazione del fondo Atlante; 2) se volessero farle fallire lo stato non avrebbe attivato la garanzia statale sugli ultimi bond emessi dalle banche per avere un interesse basso sulle emissioni stesse. In caso di bail in queste emissioni sarebbero a rischio; 3) lo Stato non avrebbe messo in campo 20 miliardi di euro di aumento del debito pubblico per gli au

Chiarimento in merito alla tassazione del rimborso ai soci

Su nostra specifica richiesta BPVicenza risponde in merito alla tassazione del rimborso ai soci: L’indennizzo corrisposto a persone fisiche (che detengono le azioni al di fuori di un’attività di impresa), a società semplici o ad enti non profit (ad esempio fondazioni, enti religiosi, associazioni senza fini di lucro, ONLUS) non costituisce un reddito soggetto a tassazione, ma sarà imputato a riduzione del valore di carico delle azioni BPVi. Pertanto, l’indennizzo avrà l’effetto di diminuire il valore fiscalmente riconosciuto delle azioni BPVi da assumere quale riferimento per il calcolo delle eventuali minusvalenze o plusvalenze che potranno essere successivamente realizzate dall’Azionista in sede di cessione delle azioni. Solo nell’ipotesi in cui l’ammontare complessivo dell’indennizzo fosse superiore al costo fiscalmente riconosciuto di tutte le azioni BPVi possedute dall’Azionista, l’eccedenza costituirebbe un capital gain , soggetto ordinariamente a tassazio

Sui casi sociali le Popolari stanno facendo solo marketing

Attendiamo, dopo settimane di benevola e paziente attesa, notizie circa le modalità di assegnazione delle risorse assegnate ai casi sociali. Si tratterebbe di 60 milioni : 30 milioni per Veneto Banca e 30 milioni per BPVicenza. A sentire i vertici delle banche sarebbe stato organizzato a breve un incontro con le associazioni dei consumatori e dei soci per definire i criteri e procedere alla segnalazione dei casi. Dopo il nostro incontro con BpVicenza avvenuto il 10 febbraio non abbiamo avuto più alcuna notizia. Chiediamo urgentemente un chiarimento in merito dato che le due offerte di transazione si chiudono il 15 marzo (VB) e il 22 marzo (BpVicenza). Non vorremmo che le due banche spingessero tutti a firmare la transazione al 15% per evitare in questo modo di pagare di piu' ai casi definiti sociali. Sarebbe una beffa nella beffa che non tolleriamo, come non accettiamo questo pessimo marketing sulla pelle delle persone in difficoltà. Ci sembra che questo piu' che

Avviso ai soci Veneto Banca e BPVicenza: lo stato NON vi salverà

Sento in giro strampalati discorsi del tipo: se entra lo Stato nel capitale di Veneto Banca e BPVicenza il ristoro ai soci azzerati sarà maggiore del 15%. Nulla di più falso. Anzi esattamente il contrario: se lo Stato entrerà, come è altamente probabile nel capitale, per una quota non inferiore al 70-80% i vecchi soci non riceveranno un bel nulla. Questo perchè lo stato non può con capitale proprio, pubblico, dare ristoro alle perdite degli azionisti di una banca privata. Violerebbe le regole europee e si configurerebbe come un aiuto di stato. Il fondo Atlante può farlo perchè si tratta di denaro messo dal sistema bancario. Attenzione quindi a non fare confusione. La attuale proposta è chiara nella sua nettezza: prendere il 15% o lasciare e fare eventualmente causa alle banche. Altre strade non ce ne sono. Come pure un eventuale maggiore ristoro è da escludersi, salvo la possibilità che vengano conferite a titolo gratuito ai vecchi soci  delle notes junior, le piu' ri

E' esente da tassazione il rimborso ai soci Veneto banca e BPVicenza?

Una domanda che mi viene spesso posta è se il rimborso ai soci sia esente da tassazione. Abbiamo chiesto ad alcuni commercialisti e secondo loro, trattandosi di rimborso una tantum a titolo di risarcimento, non configurandosi come dividendo straordinario non dovrebbe essere soggetto a tassazione alcuna. In ogni caso per maggiore sicurezza i nostri legali chiederanno un parere direttamente alla agenzia delle entrate direzione del Veneto. Presenteremo anche analoga richiesta alla direzione di Banca Popolare di Vicenza che ha affermato a gennaio che il rimborso è esente da tassazione.

9 marzo "Prendere o lasciare?"si conclude a Treviso

Vi invito tutti alla serata conclusiva a Treviso il 9 marzo del ciclo dedicato alla analisi della offerta transattiva per i soci VB e BPVI. Vi ricordo che la offerta si conclude il 15 marzo per VB e il 22 per BPVI.

Un veneto piccolo, provinciale, campanilistico

In questi anni ho conosciuto come non mai il veneto, i suoi pregi (pochi), i suoi difetti (molti). Una regione sinceramente di confine, provinciale, nella quale abbondano solo i campanili e gli individualismi. Un veneto piccolo incapace di esprimere una classe dirigente all'altezza a tutti i livelli, politico in primis. Basti pensare che in una regione di nani primeggia e assurge al livello di statista uno come Zaia, considerato tra i governatori piu' popolari tra le regioni d'italia. A suggello della pochezza degli elettori non certo dello stesso Zaia, aquila tra anatre. Che dire?  Il panorama di questa regione è semplicemente desolante e ne sono testimone in prima persona avendo promosso battaglie su temi ambientali ed economici. Sull'ambiente i veneti sono totalmente assenti, come se fosse un problema che non li tocca. A partire dal disastro del Mose per finire alla sciagurata Superstrada Pedemontana Veneta. Per non parlare del vero disastro ambientale e cioè i

Nè complice nè Pancho Villa

Non sarò complice dello sfascio nel quale è miseramente caduta questa nazione. Ma non sarò neppure un Pancho Villa, noto rivoluzionario e guerriero messicano. Non ha piu' alcun senso lottare per questo paese. Un paese immerso in una gravissima, estesa ed irreversibile crisi etica e morale. Un paese che da tutti i punti di vista è peggiore oggi rispetto a 20 anni fa.  Quando tornai qui nel 2010 dopo circa 15 anni vissuti lavorando tra Polonia, Bulgaria e altri paesi pensavo che fosse si un paese in crisi ma che saremmo riusciti a raddrizzare la baracca, che  gli italiani in fondo avrebbero reagito. Nulla di piu' falso.  Vedo un paese incapace di proporre una classe dirigente seria e credibile, incapace di proporre un progetto e delle alternative. Vedo una casta che si autoriproduce a ritmi impressionanti, completamente incapace di riformarsi. Vedo una corsa irrefrenabile alle seggiole, al potere in una società immersa in un menefreghismo imperante e onnipotente, nel quale c

Vincitori e vinti nella partita Veneto Banca-BPVi

La partita delle due ex popolari venete iniziata nel 2013-2014 volge al termine.  Le due banche fuse verranno infatti tra qualche mese probabilmente nazionalizzate, con la presenza dello stato nel capitale tra il 60 e l'80%. I vecchi soci alla fine aderiranno alla proposta di rimborso in misura vicina al 70-80%. Chi avrà vinto e chi avrà perso? I vecchi soci, soprattutto i piccoli e i medi, escono sicuramente perdenti dalla partita. Avevano creduto nelle banche e pagheranno due volte: con i soldi messi per acquistare le azioni e con i soldi messi dallo stato per salvare le due banche (non meno di 4-5 miliardi). Alla fine la gran massa di loro accetterà la mancia del 15% offerta come transazione ma non hanno grandi alternative se non imbarcandosi in lunghi e costosi processi. Non credano che se lo stato metterà i soldi salverà anche loro. Lo stato salverà le banche non i soci-risparmiatori. Sia ben chiaro fin da oggi che lo stato non metterà neppure il 15%. La giustizia

Vi aspetto a Schio il 2 marzo

Proseguono le serate informative della associazione sulla proposta di rimborso

On Baretta: sogna o è desto?

Leggo una dichiarazione di oggi del sottosegretario Baretta che continua a non voler capire evidentemente la realtà. Quando dice che auspica un intervento di minoranza dello stato nel capitale di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza augurandosi che le controparti veneti, alias i "grandi "imprenditori siano disponibili a iniettare capitali freschi , dimostra una preoccupante carenza di memoria. Baretta quando mai i "grandi" imprenditori veneti hanno dimostrato interesse verso queste due banche? Si ricorda come terminò l'aumento di capitale della scorsa primavera delle due ex popolari nonostante i roboanti proclami di Bruno Zago & c ( associazione grandi azionisti Per Veneto Banca, a proposito che fine ha fatto?)? Nel nulla piu' assoluto. Non hanno messo un centesimo. I Benetton, i Del Vecchio, i Moretti Polegato, i Rosso, tanto per citarne alcuni, non hanno mai creduto in queste due banche. Anzi Rosso riuscì addirittura a vendere per tempo un pacchet

Non valida la clausola zero per contratti di mutuo in Spagna. Potenziale beneficio per i mutuatari italiani?

Il tribunale supremo spagnolo ha deciso in questi giorni che è retroattiva la non validità della clausola zero sui contratti di mutuo immobiliare in corso (o anche su quelli già estinti). Significa che un cliente che abbia sottoscritto un contratto di mutuo con una entità bancaria ha diritto a un rimborso nel caso in cui sia previsto nello stesso che il tasso di interesse applicato a un mutuo non possa essere mai inferiore a zero o allo spread applicato all'euroribor. Facciamo un esempio pratico per capire meglio: se un cliente ha un mutuo a tasso variabile legato all'andamento dell'euroribor, generalmente a 6 mesi, più uno spread dell'1% oggi pagherebbe un interesse dello 0,8% circa. Questo perchè 1%+ -0,20% = 0,80%. Le banche spagnole hanno inserito nei contratti di mutuo la cosiddetta clausola zero che significa che l'interesse non può mai essere inferiore allo spread e cioè che nel caso in cui il parametro per calcolare il tasso effettivo sia -0,2% div

Banche rotte e non solo

L'Italia è un paese di banche rotte. Ma non solo. Tante cose non funzionano e non perderò altro tempo a dire che le tasse sono alte, la spesa pubblica ipertrofica, la amministrazione pubblica corrotta e scadente, il sistema creditizio zeppo di crediti inesigibili e di personale in esubero etc etc. Tutte cose che ho già detto, ridetto e riscritto piu' volte. Quello che veramente è rotto e difficile da aggiustare in tempi brevi è la società civile italiana. Alcuni dati per spiegare il disastro: il belpaese (sigh!) è una delle nazioni al mondo dove si legge di meno: in media 0,6 libri all'anno. E' uno dei paesi con il piu' alto numero di analfabeti funzionali al mondo stimati in circa il 70% della popolazione. Analfabeta funzionale è considerata quella persona che sa leggere e scrivere ma non riesce a capire un testo di media difficoltà. E' uno dei paesi con il piu' alto numero di abbandoni tra gli studenti universitari. E' uno dei paesi al mon

8.350 milioni di aumenti di capitale e non è finita

Facevo oggi il conto degli aumenti di capitale recenti di BPVicenza e Veneto Banca: 1) BPVicenza 2013-2014 : 2.000 milioni 2016 : 1.500 milioni 2) Veneto Banca 2014 : 500 milioni +350 derivanti da conversione obbligazione 2016: 1.000 milioni Totale (se non mi sono perso qualcosa) 5.350 milioni. E non è finita perchè tra pochi mesi a fronte di perdite a fine 2016 per non meno di 3.000 milioni (1.800 BPVicenza e 1.000 Veneto Banca) sarà necessario un ulteriore aumento di capitale pari a 3.000 milioni se non di più. Non male per due banche che non sono tra le maggiori del sistema. Due buchi neri che sembrano non finire mai di assorbire denaro. E non sarà sufficiente perchè a fine 2017 tra nuovi necessari accantonamenti sui crediti in sofferenza e costi di ristrutturazione per gli esuberi del personale serviranno altri 2-3.000 milioni. Statene certi alla faccia di chi dice che il fondo Atlante ha fatto una grande speculazione sulla pelle delle banche venete. Il fondo Atlan

Quanto valgono i crediti in sofferenza di VB e BPVI?

La unica via ragionevole per aumentare la offerta per i soci delle due ex popolari non può che passare per la emissione di un warrant o di una obbligazione (come proposto tempo fa da assopopolari venete) legati al recupero di una quantità superiore alla media di mercato dei crediti in sofferenza. Quanto valgono oggi i 17 miliardi di sofferenze delle due banche? A priori non lo sappiamo perchè non conosciamo se siano crediti totalmente garantiti (da immobili ad esempio) o non lo siano. Se oggi fossero venduti in blocco, nella ipotesi di trovare qualcuno disposti a comprarli, non varrebbero piu' del 20-23% del loro valore nominale. Quindi 3400-3800 milioni di euro. Se invece fossero gestiti in house cioè da una struttura interna dedicata al recupero la percentuale potrebbe salire. Un recente report di Mediobanca ci dice che nel periodo 2005-2015 la percentuale di recupero per i crediti deteriorati in house è pari al 47%. Si tratterebbe di 8000 milioni . Certo oggi il quadro

Alcune domande per Viola

La associazione soci banche popolari venete pone al dottor Viola alcune domande su questioni di grande importanza per noi soci e sulle quali gradiremmo ricevere delle risposte. Come abbiamo appreso dalla stampa è stata perfezionata da parte delle due banche una operazione di cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a 3,6 miliardi. A quanto sono stati venduti tali crediti di sofferenza pari a 3,6 miliardi (dei 17 complessivi)? La operazione è stata conclusa il 31 dicembre 2016 ma ne abbiamo avuto notizia solo in questi giorni . Come mai tale ritardo? A chi sono stati venduti? E' già stato provveduto al pagamento della operazione? Il presidente Mion ha recentemente fatto cenno ad un warrant distribuibile ai soci (anche a quelli ante 2007 che non rientrano nella offerta di rimborso) nel caso venga recuperata una certa percentuale di crediti in sofferenza. Quale sarebbe il livello di recupero per garantire tale warrant? Sarebbe possibile avere su questo punto

I numeri da brivido di Veneto Banca e BPVicenza

Le notizie stampa ci dicono che il fabbisogno di capitale (tradotto l'aumento di capitale) di cui hanno bisogno le due popolari venete sarebbe pari 5,7 miliardi. Una cifra altissima ma che, ahimè , si avvicina alla realtà. Le due banche si sono affrettate a dire che l'aumento di capitale necessario è notevolmente inferiore a questa cifra e che comunque per adesso sarebbe necessario un aumento di capitale di 3 miliardi circa. Tra pochi giorni il cda affronterà il nodo fusione e la approvazione del bilancio 2016 con perdite comunque da capogiro. Di quanto capitale hanno davvero bisogno le due banche? Considerando che i crediti netti (cioè quelli per cui non è stato fatto ancora alcun accantonamento ) sommano 10 miliardi tra le due banche e che il fondo Atlante (o altro veicolo) potrebbe pagare per acquistare tali crediti non piu' del 22-23% del valore facciale,  la svalutazione inciderebbe sui bilanci futuri per almeno 7,7 miliardi. Per cartolarizzare e vendere tutti g