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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

La sciocca soddisfazione di De Menech

Alle primarie venete l'affluenza per scegliere il candidato da contrapporre a Luca Zaia alle prossime regionali è stata bassa . I numeri sono chiarissimi: 30.000 votanti contro i 177.000 dell'anno scorso, sempre in Veneto, quando si scelse il nuovo segretario Pd. Meno addirittura di due anni fa quando si contrapposero Bersani e Renzi (50.000 i votanti in quell'occasione). Non capisco quindi la soddisfazione del segretario regionale del Pd De Menech, che parla di grande risultato. Che dati ha visto? De Menech non faccia il politicante da quattro soldi. Ammetta che i seggi erano deserti. Certo gli iscritti al Pd in Veneto sono andati a votare, sono 20.000. Ma da qui a spacciare questo come successo quando in Puglia, dove forse i candidati erano di maggior spessore, sono andati al voto in più di 77.000, ce ne passa. Segno evidente che neppure i simpatizzanti del Pd apprezzano i candidati Moretti, Rubinato e Pipitone. Ha vinto come era ovvio la "bella" ladylike More

Difendiamo il Parco delle Rogge

L' associazione sviluppo economia Veneto (Asev) appoggia la diffida presentata dal Covepa a tutela di uno degli ultimi parchi rimasti nella zona a sud di Bassano del grappa, il Parco delle rogge; il quale è minacciato dalla costruenda Superstrada pedemontana veneta. Su una area tutelata da legge regionale vogliono costruire il centro direzionale della nuova autostrada. È gravissimo. Tg Bassano del 29 novembre ha dedicato spazio alle mie argomentazioni. Spero che ciò sia d'aiuto a coloro che vogliono tutelare il parco.

Il movimento immobile

Non più tardi di ieri ho letto di molti attivisti del M5S, diversi dei quali veneti, che si erano recati sino a casa di Beppe Grillo per contestare durissimamente la piega recentemente assunta dagli eventi dopo il caso "Pinna Artini". Oggi apprendo che alcuni di quei parlamentari erano nel bassanese a protestare contro la costruenda Spv. Ora se Grillo sta assumendo posizioni insostenibili, è bene che i dissenzienti lo lascino al suo destino entrando nel gruppo misto. Se non lo fanno significa che stanno lì solo perché sperano in un secondo mandato che con, questi chiari di luna, non ci sarà mai. Inoltre devo far notare la figura barbina rimediata dai Cinque stelle derivante dal fatto che la Sis, il soggetto incaricato realizzare la Spv, la superstrada oggetto delle doglianze odierne dei pentastellati, aveva negato l'accesso ai cantieri proprio ai parlamentari  grillini; accesso che è stato invece garantito in zona Cesarini solo dal pressing del Covepa (Coordinamento ven

Un caro saluto

In queste ore vorrei rivolgere un caro saluto ai lettori che seguono il mio blog dagli Stati Uniti, lettori che stanno crescendo di giorno in giorno. La comunità veneta ha un notevole peso negli States; moltissimi sono persone in gamba, ricercatori, manager, lavoratori onesti che hanno portato il Veneto all'estero con orgoglio, nonostante i dispiaceri che la nostra regione continua a darci. Un grazie sincero a tutti.

Caro Zaia, lasci le vecchie cariatidi nei corridoi

Qualche tempo fa una voce autorevole vicina a Luca Zaia mi aveva confermato quanto si sapeva da tempo. E cioè che il governatore del Veneto avrebbe presentato una sua lista civica alle elezioni regionali composta tutta da facce nuove, prese dalla società civile, dal mondo dell'impresa. LEGGI L'INTERO POST

Il cerchio magico diventa il nuovo direttorio a Cinque Stelle

Leggo sorpreso la ultima boutade del capo(comico) del M5S. «Sono stanchino»dice Beppe Grillo. E lancia un direttorio per gestire al meglio, secondo lui, un M5S a cui il blog, la roulotte, i tour nelle piazze di Grillo non bastano più. E lancia pure un referendum on-line (i cui risultati sono certificati da chi?) per dare, democraticamente ovvio, la ultima parola agli attivisti certificati, sempre che ci riescano. Indovinate un po' chi sono i cinque «competenti» membri del direttorio scelti o meglio nominati (ai tempi del soviet supremo nella Urss si faceva così) da Grillo? Sono Di Maio, Di Battista, Fico, Ruocco, Sibilia. Quattro deputati e un senatore tra i più fedeli alla linea del capo e tra i più ortodossi. Scelti poi in base a cosa? Statene certi che stasera il fedele blog emetterà la decisione in linea con i voleri del capo: sì al direttorio e sì ai cinque nomi. Il tutto certificato dalla fidata ditta Casaleggio associati. Grillo è veramente stanco e ha deciso di af

Saranno coerenti? Vedremo

Mi chiedo se i parlamentari del M5S che hanno difeso gli espulsi Artini e Pinna saranno coerenti innanzitutto con sè stessi.  Sapranno lasciare il M5S e trasferirirsi al gruppo misto della Camera? In particolare, visto che sono veneto, lo chiedo ai due rappresentanti della mia regione che hanno difeso gli espulsi. Si tratta dei deputati Tancredi Turco e Silvia Benedetti. Se non lo faranno perderanno del tutto la loro credibilità. Non si può restare in un gruppo politico del quale non si condividono più gli obiettivi, i comportamenti e le strategie.

Vi aspetto il 4 dicembre a Treviso

Cari amiche e cari amici, vi ricordo la serata del 4 dicembre a Treviso. Alla luce del terremoto elettorale che ha sconvolto l'Emilia, la tavola rotonda assume nuovi importanti significati. Cercheremo insieme di capire quali sono gli scenari anche perchè da qui a due anni nel Veneto come in Italia le cose potrebbero cambiare radicalmente. Vi aspetto numerosi!

Parco delle Rogge, il Covepa diffida il comune di Bassano

Sul sito del Covepa è apparso un post molto interessante . Uno dei passaggi salienti dice espressamente: «Oggi abbiamo inviato formale diffida al Sindaco del comune di Bassano del Grappa perchè ritiri in auto tutela quanto è stato disposto dalla delibera del consiglio comunale n. 9 del 1 marzo 2012. Esporremo i dettagli della diffida alla conferenza stampa di sabato 29/11/2014 alle ore 12,00 presso il Caffè dei Libri in vicolo Gamba a Bassano del Grappa. Rivolgiamo un invito a tutte le forze sociali, del territorio, ai cittadini, agli eletti, ai rappresentanti delle istituzioni, dei quartieri, dei comitati, delle associazioni e delle organizzazioni politiche che hanno a cuore il Parco Rurale delle Rogge ad essere presenti al nostro fianco in quella giornata». Si tratta di una novità che farà certamente discutere ma la palla passa ora agli amministratori.

Ci avevo visto giusto

A settembre sono stato espulso dal Movimento 5 Stelle, come penso molti già sappiano. Il solerte avvocato di Grillo e Casaleggio mi ha recapitato una letterina nella quale si diffidava il sottoscritto dall'utilizzo del logo M5s. Pochi giorni dopo con un clic qualcuno, senza avermi fatto pervenire alcuna "accusa" o rilievo, mi ha rimosso dal portale nazionale del M5s. Senza motivazione,senza un giusto processo,senza accusa. Cosi' con un clic mi ha tolto di mezzo, accomunato in questo destino a molti altri attivisti critici verso M5s e la sua deriva autoritaria e autoreferenziale. Perchè mi hanno espulso? Da tempo ero critico verso quello che' diventato, a tutti gli effetti, un partito della peggior specie con una corte dei miracoli, delle regole ferree e la totale assenza di democrazia e dialettica interna. Ho lavato i panni sporchi in pubblico certo e lo ho detto anche ai media, rilasciando dichiarazioni e interviste su questo, esternando tutto il mio (e non so

Un urlo nella notte

L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera potrebbe essere rovesciata nel significato addosso al nostro Paese. Un Paese pesante, quasi insopportabile ai miei occhi e con lui tanti, troppi italiani trasformisti, furbetti, voltagabbana. Un Paese vittima dei suoi stessi difetti: senso civico nullo, nessun rispetto per le istituzioni, individualismo di massa, imperante opportunismo. LEGGI L'INTERO POST

Per l'Ue non possiamo pubblicizzare il nostro vino

Noi veneti dovremmo essere molto preoccupati per come il parlamento italiano sta recependo la disciplina europea in materia di pubblicizzazione della origine geografica del vino. C'è il rischio infatti che i viticoltori, e la cosa toglierà il sonno ai piccoli che hanno scelto una produzione di altissima qualità, siano de facto colonizzati dalle grandi produzioni alle quali sarà garantito di identificare come vitigno italiano autoctono, qualsiasi vite piantata sul suolo italiano dopo la entrata in vigore della legge. Di più, sempre in forza di una fumosa e maliziosa normativa europea, che il legislatore italiano sembra volere riproporre pari pari, sarà impedito ai viticoltori italiani di indicare nel materiale informativo a supporto della produzione la possibilità di indicare la regione di provenienza della produzione in questione... LEGGI L'INTERO POST

Un appuntamento da non perdere

Alla luce di quello che è accaduto alle elezioni regionali di ieri in Emilia-Romagna, assume ancora più rilevanza la serata che la neo-nata Associazione Sviluppo Economia Veneto ha organizzato per il prossimo 4 dicembre a Treviso . Ci confronteremo, tra gli altri, con Andrea Zanoni ( Ecodem ), Nicola Finco della Lega Nord e Federica Salsi, una delle promotrici della lista civica regionale "Liberi Cittadini". Una serata, che alla luce del grande astensionismo verificatosi in Emilia rappresenterà un utile confronto in vista di quello che accadrà da qui a pochi mesi proprio nel Veneto.

Il tempo è scaduto

Stanchezza, rancore, disillusione, ricerca di certezza anche a costo di doversi affidare a vecchie pratiche, crisi incalzante, nodi irrisolti che vengono sempre più al pettine, bugie, rabbia, incapacità di leggere l'orizzonte. È questo il puzzle che si profila davanti allo scenario politico italiano di medio termine. LEGGI L'INTERO POST

Emilia, vince comodo il Pd. La Lega doppia Grillo

Una prima lettura del dato del voto regionale in Emilia-Romagna (pur se parziale 1500 sezioni scrutinate su 4500) emette già una sentenza chiara e netta: la Lega Nord doppia, o quasi, il M5S (21% contro il 13% circa ). Un flop totale invece è quello di Forza Italia che raccoglie solo il 9% dei voti. Questo scrutinio avrà riflessi pesanti all'interno del centro-destra; certifica la grande ascesa di Matteo Salvini, che si riprende i voti che erano andati al M5S e contemporaneamente può legittimamente insidiare Forza Italia quale primo partito di destra in Italia; soprattutto se saprà ricomporre o sanare le frizioni interne con l'ala tosiana del partito. In una terra tradizionalmente ostile il Carroccio ottiene un ottimo risultato, che fa ben sperare per il futuro, anche se il baratro del non voto è in agguato anche per il partito che fu di Umberto Bossi, giacché l'ettorato è pronto a cambiare rapidamente casacca, ma anche a voltare la faccia al nuovo, o presunto tale appena

Emilia Romagna, un partito ha già vinto: l'astensionismo

Alle regionali per le quali s'è votato in emilia, già prima dello spoglio c'è giù un vincitore, è l'astensionismo. Un astensionismo record che va ogni oltre ogni previsione: ha votato meno del 40% della popolazione (per la precisione il 37,79% ), con punte di astensione del 70% a Rimini e provincia, Si tratta di un crollo di trenta punti rispetto alle precedenti regionali del 2010, alle quali aveva votato quasi il 70%. C'è da augurarsi che i partiti vecchi e nuovi ne tengano conto e non facciano come gli struzzi gongolando magari domani per un risultato comunque mutilato e che deve far riflettere. Gli elettori hanno detto chiaro e tondo basta. L'offerta politica è scadente, in primis quella del Pd nonché quella dei nuovi partiti come il M5S, incapace ormai di attrarre gli elettori. I non votanti sono molto di più dei votanti: serve una nuova proposta. Un nuovo contenitore con un programma e persone veramente di rottura rispetto al passato. Questo voto è un monito

Landini rilancia la questione morale

L'Huffington Post Italia pubblica un lungo approfondimento dedicato a Maurizio Landini, le cui recenti dichiarazioni rese durante un corteo sindacale hanno scatenato un pandemonio sui media. Ora al di là dello specifico, il punto focale di tutta la vicenda è uno solo. Il leader della Fiom ha rilanciato con grande potenza la questione morale, mettendo all'angolo il premier democratico Matteo Renzi.

Caro Di Battista se è coerente si dimetta

Alessandro Di Battista, uno dei volti più noti del M5S affida alle colonne de Il Fatto un lungo sfogo. Ora se "il cittadino onorevole" non si sente più a suo agio tra i banchi di Montecitorio, ma preferisce tornare a battere le strade e stare come un qualsiasi cittadino tra la gente, sia coerente. Si dimetta subito. Perchè attendere il 2018? Onorevole Di Battista, non faccia insorgere il dubbio che non si dimette per difendere, pure lei, il sudato emolumento. Lo faccia e dimostri coerenza verso sé stesso, verso i suoi elettori e fan. Non rimpiangeremo il Che Guevara de noiantri.

Sono incazzato

Ieri sera sfogliando qua e là un po' di quotidiani on-line mi sino ho incocciato, come dicono i toscani, in un approfondimento de El Pais , uno dei maggiori giornali spagnoli. E a mio avviso uno dei migliori in Europa. «Il neonato partito Podemos ha intenzione di cambiare strategia comunicativa», si legge nell'articolo che riferisce una notizia all'apparenza banale ma che mi ha dato la stura per cercare in rete altre notizie più dettagliate su questa giovane formazione politica. Così mi sono imbattuto nella foto di uno dei fondatori di Podemos, un ragazzo giovane neppure trentenne e su alcune dichiarazioni riferite al neo-segretario generale del partito Pablo Iglesias. LEGGI L'INTERO POST

Come andrà domani in Emilia? Il responso alle urne

Domani si vota in Emilia per le elezioni regionali. Un test importante per i riflessi che avrà inevitabilmente anche sulla nostra regione, la quale va al voto tra qualche mese. Sarà importane vedere se il Carroccio riuscirà a superare Forza Italia e, soprattutto, il M5S. Una rovinosa caduta di Fi come dei Cinque stelle, potrebbe avere riflessi sulla politica nazionale. Attendo con curiosità i risultati. La vittoria del Pd non è in discussione, semmai è da valutare la entità di quest'ultima.

La politica espansionistica della Nato secondo Romano

«Prima che la Russia modificasse la carta geografica dell'Ucraina, gli Stati Uniti avevano già modificato la carta geopolitica europea allargando la Nato sino a comprendere quasi tutti i Paesi che erano stati membri del Patto di Varsavia». È questo uno dei passaggi salienti di un breve intervento di Sergio Romano sul Corsera di ieri a pagina 49. In quella pagina l'ex ambasciatore italiano a Mosca risponde ad un lettore che gli pone alcuni quesiti sulla situazione al confine tra Russia ed Ucraina. Una prospettiva che Romano amplia che la Nato non è una organizzazione per la sicurezza collettiva dell'intero continente europeo, bensì una alleanza politico-militare, quindi creata per fare fronte a un potenziale nemico. «Era davvero difficile - si chiede l'autore - prevedere quali sarebbero state le reazioni della Russia di fronte a questa progressiva estensione di una organizzazione nata durante la Guerra fredda?».

L'Europa cambia passo? Forse

I media nazionali parlano con sempre maggiore insistenza di una Bce che accelera verso la creazione di denaro fresco per acquistare titoli di Stato di paesi membri della Ue. Il tutto per combattere il rischio deflazione che penderebbe sul capo di molte nazioni. Tradotto in soldoni la Bce sarebbe pronta a stampare moneta per comperare i titoli di Stato dei paesi dell'eurozona. Una pratica tradizionalmente usata dalla Federal Reserve per rilanciare l'economia a stelle e strisce. Gli americani hanno stampato tantissima moneta e infatti la loro economia sta mostrando segni di recupero (non solo per questa misura ma anche grazie a un mercato molto piu' flessibile di quello europeo). I tedeschi, che si sono sempre opposti a queste misure, stanno ricredendosi. Il problema in Europa non pare essere più il rigore o la inflazione, ma la crescita. Vero convitato di pietra assente da troppo tempo. Ben venga quindi questa notizia, anche se ci sarà, credo, ancora molto per convincere

Massoni, cemento e vacuità a cinque stelle

Oggi il blog LaSberla.net pubblica un post interessante nel quale si fa un po' il punto della situazione rispetto ad un filotto di notiziole niente male uscite oggi sulla stampa. Si parla della bomba relativa al caso massoneria che deflagrerà domani nelle librerie grazie ad un libro edito da Chiarelettere. Si parla di Brescia Padova, di una lunga analisi di Giannantonio Stella che smaschera l'inerzia di questo governo che si era detto pronto a distruggere lo strapotere della burocrazia mentre a questo si è arreso. Il blog però parla anche di cose vicentine. Mi riferisco alla vicenda Salvagnini di Sarego. Milioni sbertuccia la giunta comunale, in mano ai Cinque Stelle, sottolineando il fatto che quest'ultima non ha preso di petto la proprietà, magari ricorrendo all'aiuto di un po' di parlamentari, i quali a suon di interrogazioni potrebbero davvero mettere paura alla proprietà. Invece non accade nulla. Ora mi chiedo, l'assessore Marco Zordan, sempre prodigo di

Cunial, ex M5S, attacca Chieregato candidato grillino alle regionali

Oggi ho ricevuto dall'amico Ennio Cunial una lettera aperta scritta di suo pugno. Una lettera scritta di getto senza badare troppo alla forma ma nella quale ancora una volta si sostanziano dubbi pesanti sull'operato di alcuni esponenti di spicco del M5S Veneto. Nella missiva di Ennio si punta così l'indice sulla ambiguità del senatore Enrico Cappelletti, sullo sfuggente quanto arrogante comportamento dell' «organizer del meetup provinciale vicentino» Simone Contro, che fra le altre è consigliere comunale a Sandrigo nel Vicentino. In quella lettera però si punta decisamente l'indice anche contro Valente Chieregato uno dei candidati del M5S in vista delle regionali del prossimo anno. Cunial nel suo messaggio spiega di avere ricevuto da Chieregato e da altri quattro «energumenti» diverse minacce durante una trasmissione di Rete Veneta, probabilmente perché i cinque non condividevano le critiche dello stesso Cunial al M5S. Non aggiungo altro lasciando ai lettori ogni

Più sicurezza ambientale e meno patto di stabilità

In queste ore il governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato di rimuovere dal vincolo del patto di stabilità le opere destinate al riassetto idrogeologico. Si tratta di una proposta sensata, non originalissima peraltro, ma che da sola fa fatica a stare in piedi. In tal senso ci sono alcune considerazioni da fare. Uno, il patto di stabilità interno (che è in parte la prosecuzione di quello voluto dalla Ue nel 1997), introdotto dal centrodestra, e mai toccato dal centrosinistra, è un insieme di norme e procedure che ha come primo compito quello di puntellare un bilancio dello Stato traballante senza intaccare i privilegi e le rendite di posizione. Due, la vera questione starebbe nel disimpegnare la maggior parte dei fondi destinati alle grandi opere per destinarli al riassetto idrogeologico e all'ambiente più in generale. La cosa, per l'ennesima volta è stata ribadita lunedì sera a Ottoemezzo su La7 dal professore Tomaso Montanari. Sarà l'ennesimo allarme caduto nel vuoto?

Che barba che noia, che noia che barba

Ricordate gli sketch di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini? Ricordate quando alla fine della puntata quest'ultima, a letto col marito si lamentava della abitudinarietà di quest'ultimo con la mitica frase «Che noia che barba, che barba che noia?». La stessa frase la si potrebbe cucire addosso al nostro Paese. LEGGI L'INTERO POST

Lettera aperta a Luca Zaia

Gentile presidente Zaia, ho seguito ieri la Sua intervista su Rete Veneta. Come è Sua consuetudine Lei è stato diretto nonché efficace nella Sua comunicazione. Ho apprezzato la schiettezza del Suo passaggio in materia di Sanità, riduzione dei costi, gestione efficente delle risorse, autonomia o indipendenza del Veneto. LEGGI L'INTERO INTERVENTO

Sua vacuità Alessandra I: lo specchio del nulla

Recentemente ho letto su Vicenzapiu.com un intervento di Giorgio Langella il quale ha commentato salacemnete un servizio al limite dell'agiografia (o della comicità involontaria) che Il Corriere del Veneto ha dedicato ad Alessandra Moretti, candidata governatore in pectore per il Pd alle elezioni regionali. Tanto che la riflessione nasce spontanea. La Moretti è il tipico prodotto di marketing politico attuale: zero contenuti, solo immagine e gossip. Il che è la spia di una situazione nella quale l'intelligenza, la competenza, le proposte sono relegate all'angolo. Basti pensare alla sua carriera politica improntata al salto della quaglia . La gente se ne rende conto o no? La Moretti non ha una sola proposta seria per il nostro territorio. È vuota di tutto. E in più, aggiungo, visto che viviamo in una regione pseudocattolica e che la europarlamentare pontifica qui e là di valori della famiglia, ricordo che è una donna separata che ha lasciato i due figli piccoli al mari

Il Veneto tra presente e futuro in vista delle regionali

Il 4 dicembre all'hotel Cà del Galletto a Treviso si discuterà delle prospettive del Veneto in relazione al prossimo appuntamento delle regionali della primavera del 2015. La tavola rotonda è organizzata dall'Asev, una associazione fondata di recente e nata per capire quali siano gli orizzonti per il Veneto dei prossimi vent'anni in matera economica e di sviluppo. Si tratta di un un ambito insidioso giacché da più parti viene invocato un ripensamento radicale, quasi rivoluzionario proprio in termini di economia e sviluppo. L'Asev, della quale faccio parte in qualità di vicepresidente, ha previsto per la serata, che inizia alle 20.45 , un cartellone con cinque relatori. Ci saranno la senatrice Paola De Pin del gruppo misto; Nicola Finco , consigliere regionale, membro della commissione ambiente,rappresentante della Lega Nord; Andrea Zanoni , già eurodeputato nonché responsabile del circolo Ecodem di Treviso; Federica Salsi , consigliere comunale a Bologna

Operazioni immobiliari a cinque stelle

Dopo il vicepresidente della camera Di Maio (entratto come socio in una societa'del ramo edilizio della zona dove vive) scopro oggi su Facebook che un altro parlamentare pentastellato si dedica alle attività immobiliari. Si tratta di Danilo Toninelli. So che i parlamentari hanno tra i loro privilegi il fatto di poter accendere dei mutui a tasso super-agevolato presso gli istituti che intrattengono rapporti con il Parlamento. Vorrei sapere a che tasso l'onorevole Toninelli ha sottoscritto questo mutuo, considerando poi che ha estinto un mutuo in essere su altro immobile per aprirne appunto uno di nuovo su un nuovo immobile.  Buon per lui che in cosi poco tempo abbia potuto acquistare una nuova casa. La maggioranza degli italiani hanno altri problemi da risolvere. A questo punto verrebbe da ricordare a certi deputati del M5S che è inutile che facciano tanto i moralisti in ossequio ai tagli autoimpsti al loro stipendio quando anche loro incassano tra stipendio e rimborsi non

Credito politico, reddito economico

I politici attuali sono i più screditati della storia repubblicana. Un recente sondaggio ha rivelato che ormai solo il 10% degli italiani credono nella attuale classe politica. E ne abbiamo mille ragioni: gente che il piu' delle volte produce poco o nulla, con stipendi e privilegi assolutamente inaccettabili e scollegati dalla media delle retribuzioni del nostro paese. Mi sento però di spezzare una lancia in favore di una classe che merita quantomeno un po' più di rispetto. Quella degli amministratori locali dei piccoli comuni; siano essi sindaci, assessori o consiglieri comunali. Percepiscono emolumenti modesti se non irrisori a fronte di responsabilità e duro lavoro. Il sindaco del mio comune (Bassano del Grappa) percepisce uno stipendio non commisurato al proprio impegno; poco più di 2500 euro (e dato che è un dipendente pubblico gli emolumenti vengono dimezzati). Allo stesso tempo un consigliere regionale percepisce uno stipendio di circa 8.500 euro al mese! Elumento c

Il Veneto si rinnova, forse sì forse no

Avevo accolto con viva sorpresa la proposta, presentata giusto qualche settimana fa dal consigliere regionale azzurro Leo Padrin (Forza Italia). Proposta che prevedeva la introduzione di un tetto di due mandati per ogni consigliere regionale. Tale soglia, stupore nello stupore si applicava per di più in modo retroattivo. Mi sembrava di sognare anche perché se approvata avrebbe tolto una freccia importante dalla faretra, già mezza sguarnita peraltro, di un M5S veneto mollemente avviato verso una campagna elettorale per le regionali che si annuncia modesta. Una classe politica capace di rinnovarsi dando largo ai giovani e alle facce nuove sarebbe stato il miglior viatico per chiudere questa legislatura regionale.  Frattanto passano le settimane e i falchi di Fi cominciano a frenare e ci si mettono pure alcuni giuristi costituzionali a dire che tale norma sarebbe incostituzionale e passibile quindi di impugnazione con eventuale annullamento. Si potrebbe facilmente bypassare l

Un bis di notizie mica da ridere

Il voto di protesta starebbe abbandonando il M5S per confluire o riconfluire, a seconda di come si vedano i flussi, nel Carroccio. Lo scrive l'Huffington post di oggi , il quale a sua volta riprende una analisi pubblicata sempre oggi da La Stampa di Torino. Nella stessa analisi si legge che il Carroccio, forte della immagine del segretario Matteo Salvini starebbe riconquistando i punti persi dopo la caduta del senaùr Umberto Bossi. Sempre oggi, sempre su La Stampa (ma anche su Repubblica.it ), questa volta sul portale della testata, si legge una notizia agghiacciante . Quella secondo cui tra i corresponsabili della uccisione di Aldo Moro ci sarebbe Steve Pieczenik, ex funzionario del dipartimento di Stato Usa, ex consigliere dell'allora ministro dell'Interno Francesco Cossiga all'epoca del rapimento. Pieczenik infatti avrebbe spinto sulle Br per giustiziare l'ex presidente democristiano invece di un rilascio che veniva evocato da molti. Questa almeno è la ricostruz

Un bolide volante impazzito

Di recente ho letto un intervento apparso sulla piattaforma del M5S di Venezia. Il quale mi ha dato ulteriormente l'impressione che i Cinque stelle veneti (ma non solo veneti) si siano ridotti ad una conventicola di pasdaran al servizio del famoso staff della Casaleggio associati . Questo gruppetto di persone fa e disfa a proprio piacimento, detta i tempi sulle modalità di scelta dei candidati, crea le regole e cosi via. Ma quale sarà la traiettoria di questo bolide volante sempre più impazzito? LEGGI L'INTERO POST

Astensionisti e indecisi? In Italia sono il primo partito

Recentemente sul portale de Il Fatto è stato menzionato un approfondito sondaggio sulle intenzioni di voto. Oltre alla crescita della Lega, con un Salvini molto astuto nel fare dimenticare "il Trota, Belsito e soci" noto l'impressionante dato riferito alla percentuale degli astenuti, degli indecisi e delle schede bianche: sommati fanno quasi il 60%. La maggioranza degli italiani non sa per chi votare. Si tratta di un dato che dovrebbe fare riflettere gli italiani e quanti (e sono tanti) considerano non attraente la attuale offerta politica. Sono sicuro che a medio termine ci siano le condizioni per la nascita di un nuovo soggetto politico. Sui modi e sui tempi nessuno si può sbilanciare, ma credo fermamente che questo accadrà. Il nostro Paese ne ha assoluto bisogno. Guardando oltre frontiera mi pare estremamente interessante quello che sta accadendo in Spagna. Ora al di là della collocazione ideologica, un tempo si sarebbe detto così, sulla quale il dibattito è in c

Voto in maggio? Enigma per le regionali venete

Fonti ben informate mi dicono che nel maggio del 2015 ci sarà un election day che raggrupperà diverse scadenze più o meno contemporanee. La data, di consegue, dovrebbe riguardare anche il Veneto. Magari in concomitanza con le politiche? La situazione comincia a farsi politicamente effervescente. Ma la nebbia è ancora fitta...

Viaggio fra le nostre aziende

Dopo avere annunciato un mio viaggio nelle idee , che diverrà fra qualche mese, imprevisti permettendo, un libro col sapore del work in progress, ho deciso di procedere con un approccio simile anche col mondo delle imprese locali, specie quelle piccole. Il mio intento, senza libri ma con l'impegno di pubblicare queste storie sul mio blog, è quello di fare visita anche ai  nostri artigiani, ai nostri commercianti. Vorrei provare a sentire il polso di chi crea ricchezza per il nostro territorio e lo fa senza retorica e senza intrecci strani con quei settori della politica e della grande imprenditorìa che hanno ridotto il Veneto allo stadio in cui si trova. C hi sopporta burocrazia, carichi fiscali disumani, crisi, distanza dalle istituzioni, va ascoltato. Voglio capire se c'è ancora spazio per una comunità in cui il valore sociale dell'impresa sia ancora tale o se noi veneti siamo destinati a squagliarci in una informe somma di bassi egoismi.

Il partito che non c'è

Ieri sera ho visto la puntata de La Gabbia in onda su La7. Parlavano di imprese strozzate ormai dalle tasse e che non ce la fanno più. Imprese obbligate a delocalizzare per sopravvivere. Non ci sono altre possibilità per chi arriva a pagare ormai il 70% di tasse. Non ce la fanno più e se non paghi arriva Equitalia a portarti via tutto, se possiedi qualcosa. Mi domandavo ieri ma chi, che partito sta veramente facendo qualcosa per questa gente, per difendere le nostre piccole e piccolissime imprese, le nostre partite iva, i nostri artigiani, i nostri agricoltori? Stanno spremendo all'osso le stesse categorie da anni. Non si rendono conto i partiti che se muoino queste piccole imprese morirà il Paese? Ormai siamo alla fine anche perché sono sempre le stesse regioni a sopportare il carico fiscale per tutti: Veneto, Emilia, Lombardia, Toscana, Marche. Pantalone è allo stremo e nonostante le tante chiacchiere, le promesse, nessun partito, forse con la eccezione molto parziale di qualch

Dilettanti allo sbaraglio

Mi è capitato oggi di guardare quasi per sbaglio (qualcuno me li ha girati forse) i video di presentazione di alcuni candidati del M5S alle regionali del Veneto. Sono rimasto francamente inorridito, scusate la espressione un po' forte, e anche disgustato. Ho sentito dichiarazioni degne di qualcuno che si candida al massimo a consigliere della bocciofila del quartiere. Dichiarazioni che denotano la nulla preparazione di persone incapaci, persino a capire quello per cui si candidano. Candidarsi significa prendersi una grande responsabilità ed  avere piena consapevolezza di quello che si fa. Queste persone evidentemente non hanno capito quello a cui vanno incontro o forse furbescamente credono senza alcuna cognizione di causa e senza valutare realisticamente la loro capacità di poter ottenere uno posto ben pagato in Regione. Immagino già i confronti televisivi a cui dovranno sottoporsi e mi viene proprio da ridere. Di cosa parleranno se non sanno nulla del territorio in cui vivon

Viaggio nelle idee

«Ho girato molto il mondo. E continuerò a farlo. Forse girerò meno per capire di più. Ma dopo anni, forse nella rivelazione di un attimo, forse in una convinzione che ho maturato piano piano dentro di me, ho realizzato che un viaggio non è solo uno spostamento geografico, bensì un incontro tra pensieri diversi, a volte distanti a volte no: a farla breve un viaggio nelle idee. Sembra banale, ma un conto è la considerazione superficiale, un conto è la percezione intima della cosa. Che ti scombussola dentro all'improvviso, senza avvisaglie». Ho scelto queste parole per il primo post della nuova sezione di questo blog. Una sezione che porta il nome di «Viaggio nelle idee». Si tratta di un work in progress a tutti gli effetti, che costituirà anche la piattaforma per un libro il quale prenderà forma da qui ad alcuni mesi. LEGGI L'INTERO POST CONSULTA LA NUOVA SEZIONE

In tempi di crisi la Donazzan si dà all'outlet

Due giorni fa ho letto sul Corriere della Sera che i soldi per la «Cassa integrazione» stanno per finire. Oggi sempre sul Corriere leggo delle preoccupazioni della Bce sul pil italiano. Sono due notizie che mi spaventano due volte. Una da italiano e una da Veneto vista la vocazione manifatturiera in una regione come la nostra che da tempo sente i morsi della crisi. Mi aspetterei a questo punto un grido d'allarme, quanto meno dalla politca locale. E invece nulla. Poi apprendo che domani l'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, più o meno mia concittadina, con tutto questo popo' di disgrazie all'orizzonte va a farsi un pezzo di campagna elettorale (sempre che le sarà possibile ricandidarsi) andando ad inaugurare un outlet in provincia di Vicenza. Ma dico stiamo scherzando? Siamo fuori di testa? A questo punto mi aspetterei che la Donazzan sia coperta di contumelie da un movimento, i Cinque Stelle, che a dire di sé medesimo, è l'unica vera forza di opp

Unabomber, pagina triste della giustizia veneta

Con la condanna definitiva del poliziotto Ezio Zernar , accusato di aver manomesso alcune prove nell'ambito del processo Unabomber, si chiude, solo in parte, una brutta pagina della storia della giustizia nel Veneto. Ora al di là della questione processuale, rimane un fatto. Magistratura e forze dell'ordine in tanti anni non sono mai state in grado di identificare e punire il colpevole. O i colpevoli. Perché? Si tratta di circostanze che preoccupano. E che danno inevitabilmente la stura a chi, correttamente o meno non saprei, vede in quegli attentati disumani la mano destabilizzatrice del terrorismo degli apparati deviati dello Stato. Il tutto mentre non si ridimensionano i patimenti di Elvo Zornitta, l'ingegnere inizialmente accusato dagli inquirenti che si era sempre professato innocente e che da anni era uscito senza macchia dal procedimento a suo carico.

Autonomia o indipendenza? Una questione veneta

Il governatore veneto Luca Zaia (Lega) ha aperto qualche mese fa un conto corrente presso il quale confluiscono le donazioni dei cittadini per organizzare il referendum per la autonomia o indipendenza del Veneto. Ricordo che il governo italiano ha promosso un ricorso presso la Corte costituzionale impugnando la legge regionale che istituisce il referendum e autorizza la giunta regionale a indirlo. Da cittadino veneto mi chiedo se alla nostra regione convenga una piena autonomia, una indipendenza tout-court o una amministrazione fortemente decentrata quale in parte è la attuale. Ricordo ancora che il Veneto, secondo alcune stime, rifornisce l'amministrazione centrale dello Stato con 71 miliardi,  ricevendone indietro solo 50 tra contributi, trasferimenti e servizi. Un deficit di 21 miliardi che è pari a circa 5.000 euro a persona. Se questi soldi restassero nel Veneto anche solo in parte, come succede in Trentino tanto per fare un esempio, avremmo migliori scuole, migliori

Di Luccio: il M5S è destinato al fallimento

I media vicentini tornano ancora una volta sul caso Di Luccio. L'ultimo della serie è Thieneonline.it. Nel servizio l'autore inserisce un suo commento («... Di Luccio è un fiume in piena e nelle sue parole traspare tutto il suo attaccamento al paese di Piovene per i quali intende continuare a lavorare») che personalmente mi sento di condividere. Considerando poi la consistenza o meglio la inconsistenza di troppi fra i candidati del M5S alle prossime regionali, almeno nel Vicentino, penso che la previsione di Di Luccio circa il declino del movimento si avvererà. Per la cronaca il capolista M5S per le regionali in provincia di Vicenza è tale Marco Della Gassa, conosciuto solo per essere il fondatore del meetup di Bassano "Amici di Beppe Grillo" nel lontano 2005. Uno che si è stato candidato consigliere al comune di Marostica nel maggio 2014 e ha raccolto "ben" sessanta preferenze. La seconda è la ex-portaborse del senatore Cappelletti. Il tutto mi pare

Niente soldi per la cassa integrazione? Lo scoop "occultato" del Corsera

Il Corsera di oggi a pagina 35 "occulta" una notizia bomba, notizia secondo la quale lo Stato ha esaurito i fondi per la Cassa integrazione. Si tratta di una novità foriera di conseguenze sociali devastanti che va messa in correlazione con altre circostanze. Tra queste ci sono: il j'accuse del premier e del capo dello Stato in relazione a possibili sviluppi in senso radicale delle proteste di piazza; la spinta verso il depotenziamento di determinate, seppur da rivedere, tutele in materia di sciopero; le stoccate dei supporter del premier Matteo Renzi al numero uno della Cgil Maurizio Landini, che sta tessendo una rete di relazioni anche col mondo dei precari, storicamente lontano dal sindacato. Ci aspettano un inverno caldo e una primavera bollente?

Di Luccio, affondo bis sui Cinque stelle

«I motivi della mia uscita dal M5S sono anzitutto di ordine generale. Le espulsioni a gettone, senza uno straccio di contraddittorio, recentemente decise da Grillo e Casaleggio non mi trovano assolutamente d'accordo e non collimano con il mio senso di democrazia». Comincia così, senza tanti fronzoli una lettera aperta inviata ai media questo pomeriggio da Gianluca Di Luccio, un attivista dei Cinque stelle che recentemente ha abbandonato il movimento con una lunga coda polemica. «I cittadini di Piovene Rocchette - si legge ancora nella missiva, pubblicata anche su Bassanopiu.com  - sono con me e me lo stanno dimostrando in questi giorni. Gli attivisti di Piovene Rocchette erano a conoscenza del mio malessere verso il movimento e le decisioni poco democratiche di Grillo. Sono stati regolarmente convocati per comunicare loro la mia decisione ma pochi si sono presentati e qualcuno già sapeva della mia volontà di uscita dal movimento». LEGGI L'INTERA MISSIVA

Italiche contraddizioni

Lo sapete che il nostro Paese ha uno dei più alti debiti pubblici al mondo (insieme ai giapponesi) e allo stesso tempo è uno dei paesi in cui le famiglie detengono (sempre insieme ai giapponesi) uno dei più alti livelli di risparmio privato? Questo è stimato dalla Banca d'Italia in 3.000 miliardi pari a circa 125.000 euro a famiglia. Ciò significa che sullo Stato, cioè a danno della collettività sono stati riversati molti costi Un po' tutti ne hanno approfittato: i baby pensionati (535.752 per la precisione, che costano allo Stato circa 9,5 miliardi di euro l'anno. Ancora oggi l'Inpdap, l'ente di previdenza del pubblico impiego, paga 428.802 pensioni concesse sotto i 50 anni: di queste più di 239 mila vanno a donne e quasi 185 mila a uomini, per una spesa di 7,4 miliardi. A queste pensioni si sommano 106.905 pensioni liquidate a persone con meno di 50 anni nel sistema Inps,regimi speciali e prepensionamenti, per un costo di altri 2 miliardi), gli evasori fiscal

Siamo circondati dal nulla

Vedo qualche rara volta i talk show televisivi e li trovo in gran parte noiosi e ripetitivi. Io stesso vi ho partecipato qualche volta trovando difficile esprimere in maniera compiuta il mio pensiero. Queste trasmissioni riflettono la assoluta mancanza di profondità che connota la attuale società. Siamo circondati da gente che "surfa" on line (passatemi la brutta espressione), che twitta di continuo, che spara annunci per fare effetto, che frequenta i salotti televisivi e non le piazze; soprattutto siamo circondati da persone la cui sostanza e profondità di pensiero è pari a quella di un adolescente.  Possibile che il compito principale di Renzi e della sua banda di giovani e rampanti ragazzotti (in testa la futura candidata Pd alle regionali in Veneto tanto per non far nomi) sia quello di andare in tv e lanciare proclami un'ora si e la successiva pure? Che Italia, che Veneto hanno in mente questi giovani, svegli e rapidi nell'utilizzo degli strumenti informatici

Oltre l'orizzonte quotidiano

A volte penso cosa ci riserverà il futuro e mi chiedo: ha senso questo sistema nel quale viviamo? Ha senso parlare di crescita, consumismo, sviluppo quando per ragioni puramente fisiche il mondo in cui viviamo è limitato? Come mai in tanti non mettono ancora in discussione questo modello di sviluppo? Come mai sentiamo parlare di cose come aumento del prodotto interno lordo quando è ormai chiaro che questo sistema così come è stato concepito non ha futuro? Eppure ci ostiniamo a non capire una realtà ovvia: se continueremo a consumare il pianeta a questi ritmi cosa ne sarà del nostro ambiente? Mai come nella storia dell'umanità era mai accaduto si è toccato il picco dei gas serra prodotti (proprio ieri lo raccontano tra gli altri il Corriere  e Repubblica.it ). Siamo vicini al punto di non ritorno?

I paladini del web invocano la censura

«Credo sia utile fissare alcuni concetti dopo il bailamme seguito alla recente votazione uscita da palazzo Madama in materia di libertà di stampa. La proposta di modifica uscita dal Senato, per quanto già brutta, riesce a peggiorare la legge attuale». Comincia con queste parole il corsivo di Marco Milioni pubblicato il primo di novembre su articolo21.org . Si tratta di una disamina molto puntuta sulla cornice, sempre più ristretta, nella quale viene relegato il diritto di cronaca. A leggere l'analisi di Marco Milioni, male ne esce il M5S, che si dice paladino della informazione sul web dal e dal basso, ma che poi alla prova dell'aula, scavalcando Pd e Fi a destra, opta per limitare il diritto di cronaca e di critica con un emendamento che sembra scritto da Silvio Berlusconi. Una contraddizione che Alessio Mannino su Vvox ha messo in luce il 29 ottobre con un commento che non lascia scampo ai cinque stelle.

Veneto, sfida aperta in vista delle prossime regionali

Tra qualche mese nel Veneto si vota per le regionali. Si tratta di un appuntamento molto importante dall'esito, in questa tornata, non scontato come invece accadde in altre occasioni. La sfidante del governatore Zaia sarà quasi sicuramente  Alessandra Moretti, appoggiata da Confindustria e da altri pezzi dei poteri forti della nostra regione. LEGGI L'INTERO POST

Oligarchia a cinque stelle? Parla il Corveneto

Il Corriere del Veneto ha pubblicato ieri in prima pagina un corsivo di Alessandro Baschieri nel quale si accende un faro potente sulla questione della democrazia interna al M5S e più nel dettaglio sulla questione della selezione dei candidati per le regionali. In uno dei passaggi più salienti si legge: «Nell'occasione è diventata un'oligarchia digitale di 2600 votanti che si difende distribuendo colpe e responsabilità sui liberi di informarsi eppur disinformati...». La faccenda pone interrogativi di non poco conto. Qualcuno batta un colpo... LEGGI L'INTERO CORSIVO DI BASCHIERI